Digitalizzazione Beni Culturali: corso di alta formazione della Fondazione “Paolo di Tarso”
di Fabio Gallo/
Che bella sorpresa! Cari amici, condivido l’articolo che il Gruppo ComunicareITALIA ha diffuso su moduli formativi dedicati alla Digitalizzazione dei Beni Culturali italiani che ho realizzato su mandato della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”.
da ComunicareITALIA.IT – DIGITALIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI – “A breve sarà on line il Corso di Alta Formazione dedicato alla “Digitalizzazione dei Beni Culturali” la cui realizzazione è stata affidata a Fabio Gallo direttore del “Centro di Alta Competenza CONNESSIONI”e del “Polo per la Digitalizzazione dei Beni Culturali e Librari”.
La decisione di istituire una serie di moduli formativi al fine di colmare un vuoto nel settore della virtualizzazione, è la Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” proprietaria dei Musei Digitali Italiani, tra i quali Il Museo Digitale della Calabria CALABRIA EXCELSA, primo Museo Digitale in Italia recentemente inserito nel Sistema Museale Nazionale del Ministero della Cultura.
La Fondazione “Paolo di Tarso” è impegnata da 24 anni nel settore che la vede pioniera nel campo della digitalizzazione dei Beni Librari e Culturali. Già nel 2003, con il contributo del Ministero della Cultura, i suoi esperti coordinati da Fabio Gallo, hanno realizzato la prima Digital Library italiana portando in rete con grande velocità di sfoglio il celebre archivio di musica sacra vaticano custodito dal Capitolo Lateranense, grazie al quale il Ministero dei Beni Culturali inaugurò il Parco della Musica di Roma.
Un balzo nel futuro operato da chi ha sempre creduto nel digitale, che oggi consente con un semplice click di apprezzare una grande eredità digitale affidata alle nuove generazioni.
La Fondazione “Paolo di Tarso” è da sempre impegnata nel settore con il fine di trasformare i Beni Culturali da luogo della Memoria in un servizio pubblico innovativo e continuo e in tal senso è stata insignita della Medaglia d’Oro “Maison De Artistes” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Merito proprio di Fabio Gallo che da oltre due decenni digitalizza il Patrimonio Culturale italiano per diffonderne la conoscenza attraverso i sistemi innovativi.
In oltre 20 anni, da antropologo esperto di materia digitale, Fabio Gallo ha realizzato oltre un milione di immagini in alta risoluzione e ben 15 mila Virtual Tour ideando anche i Musei Digitali Didattici che garantiscono un eccellente e immersivo approccio del mondo degli studi e della ricerca con i Beni Culturali italiani.
In merito all’utilità della vertualizzazione del Patrimonio Culturale un esempio proviene proprio dalle attività della stessa Fondazione. E’ proprio grazie al lavoro di Fabio Gallo, infatti, che si è resa possibile la ricostruzione di uno dei beni culturali più importanti della Capitale crollato nell’agosto del 30 Agosto 2018 e ricostruito grazie ad una meticolosa opera di virtualizzazione operata poche settimane prima del crollo da Fabio gallo e dai suoi collaboratori.
Si tratta della celebre chiesa di San Giuseppe dei Falegnami nel Foro Romano che sorge sul Carcere Mamertino nel quale furono prigionieri San Pietro e San Paolo. La virtualizzazione del Bene Culturale consentì al Ministero della Cultura e al Vicariato di Roma di contare su immagini dettagliate sia del “cassettonato” che dell’interno della Chiesa, che dell’Organo monumentale.
L’avere affidato la realizzazione dei moduli formativi del Corso dedicato alla Digitalizzazione ei Beni Culturali all’autore dei Musei Digitali rappresenta una scelta importante che garantisce a chi beneficerà di questo corso di Alta Formazione di attingere direttamente ad una sorgente di conoscenza unica nel campo della virtualizzazione e digitalizzazione di beni ambientali, naturali, architettonici, paesaggistici, archeologici, acquisendo in maniera completa tecniche e conoscenze provenienti da anni di lavoro.
I moduli formativi, infatti, sono realizzati sul campo dove Fabio Gallo mostra tecniche e metodi sia nella fase di produzione che di post produzione mostrando i risultati del lavoro.
Il corso del quale abbiamo potuto vedere numerose sequenze è appassionante e di sicuro successo, certamente il primo di così alto livello che, possiamo dire, conduce per mano e passo passo l’utente alla virtualizzazione dei Beni Culturali”.