Fabio Gallo: Franco Maria Ricci ci lascia la durevole Luce dell’Arte
di Fabio Gallo/
Quando decisi di trasformare la passione per la Fotografia in Arte, mi ispirai alla capacità di trasformare tutto in Bellezza di Franco Maria Ricci. A lui è dedicata questa pagina del mio Blog perché non c’è niente di più bello che essere grati.
Potrebbe sembrare un paradosso affermare che Franco Maria Ricci ci lascia la Luce dell’Arte grazie alla sue “Perle Nere”. Editore, grafico, collezionista e bibliofilo – riporta il sito della sua Fondazione – si è assopito in modo durevole nella sua casa di Fontanellato, in provincia di Parma.
Franco Maria Ricci è stato certamente il più grande e accanito ricercatore di Bellezza. Nel 1965 ha fondato la rivista d’arte FMR (Franco Maria Ricci, n.d.r.) che gli è valso il successo nel campo della critica letteraria in tutto il mondo e allo studio della quale devo i meriti che mi attribuisce la critica nel mondo della Fotografia d’Arte.
E anche l’esclusiva quotazione delle mie Opere. Per comprendere l’animo di FMR dobbiamo visitare la Galleria d’Arte classica dal lui realizzata, una delle più importanti del mondo, ma solo dopo avere attraversato l’immenso labirinto realizzato nelle campagne di Fontanellato, in provincia di Parma.
Lascia – scrive la sua Fondazione – alcuni libri fra i più belli che sia dato vedere; lascia anche un Labirinto, metafora delle molte perplessità che l’Universo alimenta. Un progetto frutto dell’incontro con Jorge Luis Borges, che a differenza di quello di Minosse, che era una prigione, il suo vuole essere “un giardino in cui perdersi senza pericolo“.
Il Labirinto, senza dubbio, rappresenta il luogo nel quale il creativo si perde senza timore di non poterne uscire, anzi, nella speranza di non uscirne mai, perché sempre alla ricerca del raro e profondo sentimento che anima la ricerca della Bellezza che è il fuoco coniatore dell’Opera che nasce. Ferdinando Pessoa, in altra maniera affermava: “Dio volle, l’Uomo sogna, l’Opera nasce”, per descrivere a sua volta quel luogo estremamente intimo nel quale si sviluppa nell’Uomo il dialogo tra immanente e trascendente. Una sorgente alta, altissima dalla quale quale attingere per creare.
Devo molto a Franco Maria Ricci e alle su “Perle Nere”, le sue stampe nella quali la luce dell’Arte si sublima emergendo dal nero profondo. E’ stato grazie all’estrema bellezza di queste Opere che spinsi la mia passione per la Fotografia a diventare qualcosa di molto più grande, un qualcosa che fosse in grado di andare oltre la tecnica e lo scatto, nell’universo dell’Arte e della Bellezza. La mia storia di Fotografo d’Arte ha radice in una lunga ricerca interiore. L’impatto con le “Perle Nere” di Franco Maria Ricci e lo studio della luce di Caravaggio sono stati determinanti. Direi un colpo di fulmine. Una ricerca, quella della luce, che per molti versi li accomuna e li fa emergere indiscussi nella meraviglia di chiunque si trovi innanzi alle loro Opere d’Arte.
Dopo secoli dalla ricerca della luce ad opera di Caravaggio, è Franco Maria Ricci che riesce a catturarla e imprigionarla con gli strumenti della Fotografia d’Arte e della stampa tipografica che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. A lui mi sono liberamente ispirato quando ho ho dovuto dare forma ai timbri che appongo sulle mie opere d’Arte Fotografica quando necessitano di essere certificate. Sento di appartenere a questa grande storia. Vivo bene in questa scia di luce intuita dai due grandi Maestri. E’ come viaggiare nella cosa di un stella cometa.
Non si hanno notizie recenti di qualcuno che gli somigli – riporta la sua Fondazione; sulla sua bara converrebbe forse l’epitaffio di Charles Nodier: “Qui giace / nella sua rilegatura in legno / un esemplare in-folio / della migliore edizione dell’uomo / scritta in una lingua dell’età d’oro / che il mondo non capisce più”.
Di Fabio Gallo Fotografo d’Arte, vedi:
http://digitalculturalheritagemuseum.it/gallery/romacristiana/museodigitale/
http://www.cosenzacristiana.it/gallery/luce-da-luce/
http://www.cosenzacristiana.it/gallery/museodigitale/
http://digitalculturalheritagemuseum.it/gallery/santuariodipaola/pinacoteca/index.html